Le storie di successo
di atleti e sportivi come te ⭐️
Questa pagina raccoglie alcune delle più belle storie di successo di atleti e sportivi che hanno applicato la Strategia nutrizionale. Ti auguro una buona visione e ricordati sempre... sei ad un solo “spuntino” di distanza dal miglioramento (e la vita) che hai sempre sognato.
👇🏻👇🏻👇🏻
Dalla fatica a digerire… alla forza di superarsi.
“Prima non riuscivo nemmeno a bere durante i lunghi…
oggi affronto gare di 37 ore con sicurezza e in serenità.”
Caso studio Alberto
Quando ci siamo conosciuti Alberto affrontava gare durissime senza riuscire a mangiare né a bere nel modo giusto. Ogni competizione era una lotta contro lo stomaco, contro la stanchezza, contro i limiti non solo fisici, ma anche mentali.
- “Durante i lunghi o in gara facevo fatica anche solo a bere... e questo mi limitava tantissimo.”
Con il percorso, ha imparato a conoscersi meglio, a testare strategie alimentari e integrative efficaci, a gestire il “prima”, il “durante” e il “dopo” con più lucidità.
Non solo: ha capito che la nutrizione non è un dettaglio, ma una leva di crescita, di autonomia e fiducia.
- “Adesso arrivo molto più sicuro, anche mentalmente. So cosa fare, quando mangiare, quando integrare. E questo fa la differenza.”
Allenamento dopo allenamento, tappa dopo tappa, Alberto ha imparato ad “allenare” anche il suo stomaco testando gli alimenti giusti, gestendo timing e integrazione con consapevolezza e fiducia. E oggi finalmente riesce ad affrontare sfide sempre più complesse, con soddisfazione, energia, e un nuovo modo di vivere la fatica.
- “Ho affrontato una gara da 37 ore… e sono riuscito a gestire tutto. Questa per me è stata una conquista enorme.”
⭐️ Alberto ha trasformato la strategia nutrizionale in una vera alleata per spingersi oltre i propri limiti, imparando a nutrirsi come un vero atleta di endurance. Oggi affronta sfide estreme con una marcia in più, ottenendo soddisfazioni e successi sempre più importanti e godendosi finalmente a pieno le sue imprese.
👇🏻👇🏻👇🏻
Giulio, dall'infortunio all'Ironman:
una nutrizione che "non teme cannonate"!
Caso studio Giulio
Giulio è un triatleta appassionato e, quando ha deciso di affrontare l’Ironman di Cervia, la motivazione non mancava… ma la strategia sì. Con un lavoro sedentario e allenamenti concentrati in pochi giorni, si ritrovava spesso scarico, stanco e con tempi di recupero lunghissimi.
- “All’inizio facevo di testa mia… ma a metà settimana ero già senza energia. Pensavo di dover mangiare meno, invece dovevo mangiare meglio."
A febbraio, la doccia fredda: un edema all'anca che poteva porre fine al suo sogno. È lì che ha capito che non bastava “mangiare bene”, serviva un approccio diverso, studiato e personalizzato, per compensare con la nutrizione ciò che l'allenamento non poteva dare.
Giulio ha imparato che nutrirsi di più non significa appesantirsi, ma alimentare la performance.
- “Mi dicevano di mangiare di più… e invece di ingrassare, andavo più forte. Una rivelazione!”
Anche se inizialmente scettico, ha applicato le indicazioni alla lettera, e i risultati sono arrivati subito: più energia durante i lunghi, e i recuperi molto più rapidi.
Il giorno dell’Ironman si è svegliato con una certezza incrollabile: “Oggi non mi fermano neanche le cannonate!”
Ha concluso la gara in condizioni strepitose (a differenza di tanti altri) e ha capito che avrebbe potuto spingere ancora di più.
⭐️ Giulio si allenava duro per un obiettivo ambizioso, ma l'infortunio lo ha costretto a rivedere tutto. Insieme abbiamo trovato energia, equilibrio e una strategia concreta che lo ha portato a concludere il suo Ironman senza problemi, sentendosi addirittura più forte... e pronto per nuove sfide.
Oggi Giulio continua ad allenarsi con metodo e consapevolezza: sa che ha fatto un lavoro serio, efficace e duraturo. E che la strategia nutrizionale non è solo un supporto… è una vera alleata di ferro.
👇🏻👇🏻👇🏻
Quando la fatica non è più un limite: la storia di Anna e la conquista del Montegrappa.
Caso studio Anna
Anna ha iniziato a pedalare quasi per scommessa, ma in soli 4 anni la bicicletta è diventata una passione. Eppure, nonostante l’amore per le due ruote, un'ombra di frustrazione la accompagnava a ogni uscita: una sensazione di fatica costante e schiacciante, soprattutto quando affrontava le grandi salite del suo Vicentino, come il leggendario Montegrappa.
- "Che senso ha uscire in bicicletta se la fatica supera il divertimento? Ero convinta di lasciare un polmone e le gambe su ogni salita."
Stanca di improvvisare, ha cercato un aiuto professionale. L'ha conquistata la serietà di Marta, che a differenza di altri, offriva prima contenuti di valore, dimostrando subito la sua competenza. Questo approccio ha alimentato la sua curiosità e l’ha convinta a intraprendere un percorso serio, iniziando con un'impegnativa, ma illuminante, analisi delle sue abitudini alimentari.
Il viaggio è stato entusiasmante, e i risultati non si sono fatti attendere. Anna ha imparato come comporre i suoi piatti, cosa mangiare prima e dopo gli allenamenti e ha scoperto che la sua stanchezza era anche causata dalla mancanza di una corretta integrazione. Oggi, a distanza di qualche mese, la sua potenza e la sua resistenza sono costantemente in crescita.
- "A differenza dell'anno scorso, ho migliorato tutti i miei tempi. Affronto tutto con molta meno fatica, e la cosa migliore è che la avverto molto meno anche il giorno dopo. Non ho più quei dolori o fastidi che prima mi infastidivano per giorni."
⭐️ La sua storia è la prova che la nutrizione non è un dettaglio per pochi PRO, ma la chiave per ogni sportivo (anche amatoriale) per sbloccare il suo vero potenziale.
Investire in una strategia nutrizionale non è solo un atto di cura per la propria salute, ma il modo più efficace per superare i propri limiti, ritrovare il piacere di spingersi oltre e, come dice Anna, per avere un'alleata di ferro nella propria vita sportiva.
👇🏻👇🏻👇🏻
“Prima improvvisavo e mi ritrovavo sempre senza energie… ora so cosa fare e sto meglio anche in sella”
Caso studio Marcello
Marcello è un ciclista appassionato e ama le uscite con il gruppo. Ma per molto tempo ha affrontato le uscite con incertezza e la sensazione di non essere mai davvero preparato.
Non riusciva a mangiare bene prima, durante o dopo il lungo; improvvisava, e spesso si ritrovava senza energie o in difficoltà.
- “Avevo sempre quel dubbio: sto mangiando abbastanza? Sto facendo giusto? Improvvisavo e poi la domenica mi ritrovavo stanco o spompato.”
Marcello ora ha fatto un vero salto di qualità: ha trovato finalmente metodo, strumenti e consapevolezza. Ha imparato a testare il cibo durante gli allenamenti, a gestire meglio l’integrazione e ad ascoltare davvero i segnali del suo corpo.
- E in modo naturale e senza estremismi, ha ottenuto anche un beneficio concreto sul peso: “Non era il mio obiettivo principale… ma sono calato, e ora imi vedo meglio e mi sento più leggero e potente anche in sella. E' cambiato tutto.”
Il risultato? Più lucidità, più energia, meno dubbi… e una gestione molto più serena e sicura della fatica.
- “Ora ho gli strumenti per affrontare le uscite con la testa giusta. Non temo più di restare indietro e me le godo di più.”
⭐️ Marcello ha trasformato la sua alimentazione, ponendo attenzione alla sua routine quotidiana e alla cura di alcuni dettagli nel giorno precedente l'uscita col gruppo. In questo modo ha imparato a nutrirsi con metodo per la sua salute e la sua prestazione e ha ottenuto benefici su tutta la linea, anche su peso e forma fisica.
👇🏻👇🏻👇🏻
Da runner stanco e incerto a maratoneta sicuro e performante: Stefano ha trasformato la sua corsa scoprendo che la nutrizione è la chiave per superare i propri limiti.
Caso studio Stefano
Stefano, un runner amatoriale con un obiettivo ambizioso: la sua prima maratona! Si sentiva intrappolato nella "ruota del criceto": stanco, con prestazioni in stallo e tante incertezze. Voleva affrontare la maratona con gioia e consapevolezza per sentirsi più gratificato e aumentando la sua autostima.
Stefano ha demolito falsi miti e "scoperto un mondo di strategie nutrizionali" che non conosceva. Ha imparato a dare il giusto peso ai carboidrati e ha introdotto alimenti come la barbabietola e il succo di ciliegia, che gli hanno regalato meno stanchezza muscolare.
I risultati? Rapidi e notevoli! I suoi personal best su 10 e 15 km sono crollati di diversi minuti, lasciando i suoi allenatori a bocca aperta. Stefano ha capito che la nutrizione non è un dettaglio, ma la chiave per spingersi oltre, parte integrante dell'allenamento in ogni fase, persino durante gli infortuni.
Oggi, Stefano affronta ogni sfida con energia e sicurezza, la mente lucida e le gambe pronte. La sua prima maratona il 5 ottobre, è solo l'inizio. Con il metodo giusto e la consapevolezza acquisita, è pronto a tagliare ogni traguardo, “un percorso, non solo un corso, che è un investimento su sè stessi che continua a ripagare!”
⭐️ Stefano si sentiva bloccato nella “ruota del criceto”, con molta stanchezza e i progressi fermi. Oggi affronta ogni gara con energia, lucidità e fiducia, grazie a una strategia nutrizionale che ha rivoluzionato il suo modo di correre… e di credere in sé stesso!
👇🏻👇🏻👇🏻
Dagli infortuni costanti a un'energia inarrestabile
…sfatando molte false credenze!
"Ho capito che l'investimento più intelligente è la conoscenza: mi ha fatto risparmiare soldi in integratori e mi ha restituito il tempo che perdevo in infortuni."
Caso studio Riccardo
Riccardo, un trail runner molto determinato, era convinto che la soluzione ai suoi continui infortuni passasse attraverso la restrizione: pensava che quei 3-4 chili di troppo fossero la causa di ogni problema. Con la mentalità del "mangiare meno", aveva già provato diete non adatte a chi fa sport di endurance, ritrovandosi continuamente infiammato e bloccato. Era intrappolato in uno stato di stallo frustrante, con l'unica certezza di non riuscire a recuperare e di rimanere fermo a pochi chilometri a settimana.
- "Mi sentivo frustrato e incapace di allenarmi serenamente. Ogni progresso era un miraggio e questa mia passione stava diventando una fonte di ansia."
Con il Nutri Sport Program, Riccardo ha trovato un percorso completamente diverso, che ha demolito le sue false credenze. Ha scoperto che la dieta di un atleta di endurance non può essere quella di un generalista. Ha imparato a dare il giusto peso ai carboidrati e a comporre i suoi piatti con consapevolezza.
La grande rivelazione, però, è stata la gestione delle "voglie": un pò come nel caso di un elastico che più lo si tende e più la spinta a tornare indietro è forte, allo stesso modo più ti neghi un cibo che ti piace, più la voglia di averlo cresce, portando a una reazione di fame incontrollata e senso di colpa quando cedi. Riccardo ha capito che la restrizione rigida, alimenta le "voglie", che invece possono essere soddisfatte, se si segue un approccio "strategico" e bilanciato.
- "I risultati sono arrivati subito. Già nel primo mese, ho notato un cambiamento tangibile: i cali di energia che mi affliggevano sono scomparsi e ho imparato a gestire con serenità la fame serale. Una conquista enorme!"
Oggi, Riccardo si allena con maggiore frequenza, ma soprattutto con una serenità e una sicurezza che non conosceva prima. Le sue uscite sono piene di energia e ha compreso che il vero investimento non è in costose attrezzature.
- "Mi dicevano di spendere in attrezzature, ma ho capito che l'investimento più intelligente è la conoscenza: mi ha fatto risparmiare soldi in integratori e mi ha restituito il tempo che perdevo per gli infortuni."
⭐️ La strategia nutrizionale si è dimostrata la vera chiave per superare i suoi limiti e godersi finalmente lo sport che ama.
👇🏻👇🏻👇🏻
Dalla dieta generalista all’equilibrio che conquista i dislivelli.
Caso studio Elisabetta
Con un lavoro sedentario e tante responsabilità, Elisabetta affrontava la sua passione per il ciclismo con grande grinta, ma anche con qualche dubbio. Il suo obiettivo era raggiungere un peso forma per affrontare al meglio la Maratona delle Dolomiti, ma le sue certezze erano basate su un approccio sbagliato. Aveva seguito una dieta restrittiva, consigliata da un nutrizionista non specializzato nello sport di endurance, che le aveva proibito i carboidrati. In sella, si limitava a bere poco per pesare meno, una scelta che la portava a lottare contro la fatica e a minare la sua salute.
- "Per me i carboidrati erano quasi proibiti, un po’ per dicerie e un pò per info generiche di un nutrizionista non esperto in questo sport. Uscivo in bici senza borraccia o con la borraccia a metà per pesare di meno."
In poche settimane Elisabetta ha stravolto queste abitudini. Ha capito che la teoria è solo l’inizio, e che la vera forza del percorso che aveva intrapreso (Nutri Sport Program) sta nel mettere in pratica e sperimentare. Ha imparato a pianificare l'idratazione in modo strategico, senza mai tornare a casa con la borraccia piena, e a integrare correttamente in base al percorso, che si tratti di salite impegnative o tratti più semplici. Ha riscoperto il valore dei legumi e ha imparato a comporre il piatto in modo equilibrato per sostenere i suoi allenamenti, mantenendo forza ed energia.
- "L'entusiasmo è alle stelle! Ho scoperto che avevo un po' di convinzioni sbagliate, che gli integratori si possono prendere nel modo corretto e anche gli alimenti giusti fanno la differenza."
In breve tempo, ha iniziato a vedere cambiamenti tangibili che si mantengono nel tempo, spingendola a credere ancora di più in sé stessa.
⭐️ Oggi, Elisabetta si allena con maggiore consapevolezza e si sente arricchita, pronta a fare tesoro di ogni nozione e a portarla con sé a lungo termine. Il suo percorso, condiviso con il Gruppo di compagni di avventura, le ha dato non solo gli strumenti per migliorare, ma anche la grinta e la motivazione per crescere ancora.